Sono gli anni della soluzione finale del problema indiano. Chumani, figlia del popolo Oglala, cresce nel sangue e nel dolore. La scoperta dell’oro nelle Black Hills è la fine della libertà per il popolo Sioux. La speranza è la fuga, in Canada, accompagnata dagli affetti della sua vita: la sua amica del cuore, Stella che Balla, suo fratello, suo figlio, il caro amico Dolce Vento, il suo sposo Cavallo che Scalcia. È una breve illusione; riportata in America, Chumani è di nuovo in fuga. Chumani e il suo popolo, pietre rotolanti in un baratro profondo come l’infinito.
Chumani (Goccia di Rugiada), donna del popolo Oglala Sioux, è la voce narrante del dramma degli Indiani d’America, avviati al compimento del loro maledetto destino, negli anni della disgregazione che si completerà nel massacro finale di Wounded Knee. Chumani è anche la visuale aperta sulla prospettiva femminile, angolazione inusuale per restituire la narrazione all’evoluzione dei tempi.
Tutto inizia alla metà del secolo diciannovesimo, quando, in un giorno nella. Luna in cui i cavalli perdono il pelo dell’anno 1849 nasce Chumani. Irrompe nella vita cullata dal suo popolo. Vive i suoi primi anni giocando, conoscendo i pilastri della sua vita. Stella che Balla, l’amica del cuore, il rapporto affettivo per tutta la vita; Piccolo Daino la tenera malinconia che diventerà Dolce Vento; poi la famiglia, madre, padre, fratello (Al Mattino). Su tutti il “fiore più raro”, Orso al Risveglio, il compagno di giochi e il sogno per il futuro.
Erano tempi duri, i primi che conobbe Chumani, i bisonti erano scomparsi e le tribù degli Oglala furono costrette a spostarsi a nord del fiume Powder, dove ancora i territori di caccia erano ben popolati. In quei frangenti Chumani sentirà di un guerriero che si è distinto in battaglia per il suo valore, lo chiamano Riccetto, richiamo inutile per la gloria dalla quale sarà sommerso. Sarà il padre del ragazzo a concedergli il nome che sarà leggenda: Cavallo Pazzo. La bambina cresce fra le ansie e le paure, nella sua evoluzione verso l’età adulta. La guerra si espande nei racconti, traslata dalla vita reale diventa il nuovo gioco dei bambini Sioux.
Gli uomini bianchi irrompono nella vita di Chumani con il massacro del Sand Creek. “La ferita che mai avrebbe avuto la sua crosta”, per Chumani il punto di non ritorno, il tempo dell’odio perenne e senza cura verso i bianchi, gli anni della paura. Bambini e anche bambine che sono diventati guerrieri, Orso al Risveglio che torna dalla sua prima impresa, non ricorda più la magica dimora e la fanciulla che l’avrebbe accompagnato fin sulla soglia, avvinghiata a lui nel sentiero di petali di rose. Chumani vuole conoscere l’amore prima che i bianchi assassini le tolgano la vita, senza che lei possa aver dato soddisfazione ai suoi desideri.
Chumani diventerà donna, accompagnata dall’amica Stella che Balla, la sua guida sensuale e coraggiosa. Conoscerà l’amore fisico e non sarà Orso al Risveglio il suo primo amante. A un guerriero Cheyenne toccherà il privilegio, il quale oltre alla conoscenza dell’amore le lascerà in eredità la delusione. Il terrore di non “avere un futuro” le spalancherà il mondo del piacere, vivrà gli amori e i desideri spogliati dai sentimenti, uno dopo l’altro. Si lascerà andare alla deriva sentimentale fin quando con Orso al Risveglio giungerà a compimento il sogno del grande amore. Orso al Risveglio prima placherà l’inquietudine di Chumani, poi le restituirà il dolore tornando cadavere dopo una battaglia.
Sarà Cavallo che Scalcia, dopo varie peripezie a stabilizzare l’amore nella vita di Chumani che sarà marcata da piccole gioie e da grandi drammi come la nascita di Vento che Accarezza e i rapporti di complicità e di coinvolgimento con Stella che Balla e Dolce Vento. Poi i cadaveri che tornano indietro dalle battaglie con l’uomo bianco a ricordare la durezza dei tempi che si vivono. Chumani diventa guerriera e uccide il primo nemico, un guerriero Crow, e poi un uomo bianco.
C’è il torrentello che lentamente continua a depositare i detriti a valle. Ci sono le prime rinunce, il grande condottiero Nuvola Rossa che accetta di rinchiudersi con la sua gente nella grande riserva di Pine Ridge, gruppi familiari di Sioux che alla salvaguardia della libertà preferiscono la tranquillità e una vita miserabile che senza riguardo planerà loro addosso. C’è la vita prorompente di Stella che Balla, il disprezzo crescente verso i bianchi, la strenua difesa della libertà senza limiti e condizioni, l’amore che non deve avere divieti, la voglia perenne di battersi senza remore contro i bianchi invasori; sarà un’angolazione dove vedere e regolare la vita che contagerà e ispirerà anche Chumani. C’è Dolce Vento, il tenero ragazzo dallo sguardo incantato e dalle magiche visioni che diventa uomo e guerriero, e fugge da una condizione che non accetta essere la sua, lasciando Chumani sgomenta e più sola. C’è Cavallo che Scalcia lo sposo premuroso e legato a doppio filo alle vecchie tradizioni, l’amore per il quale Chumani ha sofferto senza risparmio. In quei tempi ricchi e ribollenti sono vari i personaggi, vecchi e nuovi che scalpitano per assumere il loro ruolo.
La scoperta dell’oro nelle Black Hills sarà l’inizio della disperata corsa verso il baratro. I Sioux dovranno combattere per difendere i Paha Sapa, la sacra dimora degli spiriti, il luogo più sacro per tutti i Sioux. I bianchi provano a trattare, tentando di comprare le sacre colline senza riuscire nell’intento. Gli Hunkpapa di Toro Seduto e gli Oglala di Cavallo Pazzo sono rimasti i soli popoli liberi. I due condottieri saranno i valorosi riferimenti per chi non si vuole arrendere. Anche i bianchi non si arrendono, la loro folle corsa verso la ricchezza continua senza posa, le Black Hills sono invase dai pionieri in cerca di tesori. Quello che non hanno ottenuto con le loro usuali vaghe promesse, i bianchi vogliono averlo con la forza e gli abituali massacri.
L’ apice sarà nella battaglia del Little Big Horn. La più grande vittoria per i Sioux, la peggiore sconfitta, fino ad allora per l’esercito americano. Per paradosso quella che doveva essere, per gli indiani, la vittoria decisiva diventa l’inizio della fine. L’esercito americano vuole la vendetta e la grande riserva d’oro delle Black Hills. Senza tregua i soldati distruggono i villaggi che incontrano e uccidono, o costringono alla resa, gli indiani che si frappongono fra loro e l’oro. Mentre si scatenano con tutte le loro forze contro gli ultimi resistenti, gli americani costringono, con ignobili ricatti, Nuvola Rossa e altri capi Sioux a vendere le Black Hills al governo degli Stati Uniti d’America.
“Ho visto tutte le parti della mia vita prendere il largo”, racconta Chumani. Prima ha salutato Dolce Vento, poi, dopo la grande battaglia ha visto allontanarsi Stella che Balla. Mentre lei e Cavallo che Scalcia restano con la tribù, vagando di valle in valle, la sua famiglia si rifugia in Canada. La dispersione diventa massiccia, sono in molti ad avviarsi verso le riserve. Vite libere e dignitose che non esistono più, al loro posto un po’ di cibo e una fittizia e mendace tranquillità. Si cerca di resistere spostandosi in continuazione per sfuggire alla fame e alla resa. Fin quando non resta che l’ultima possibilità, la fuga in Canada. A far da guida a Chumani e al suo gruppo di fuggitivi, sarà Dolce Vento, venuto dal Canada per portarli in salvo; con loro ci sarà anche Stella che Balla, approdata al campo di Cavallo Pazzo, dopo l’attacco dei soldati contro i Cheyenne di Coltello Spuntato.
La tanto agognata vita nuova rivela, da subito, il suo carico di illusioni. La vita in Canada è estremamente dura, sopravvivere ai rigori del freddo e ai morsi della fame diventa sempre più difficile. Alle crudeli condizioni di vita si sommano le cattive novità. Giunge in Canada la terribile notizia dell’assassinio di Cavallo Pazzo, costretto anche lui a consegnarsi, per evitare al suo popolo lo sterminio per fame e senza mai essere stato sconfitto dall’esercito americano. In molti tornano negli Stati Uniti e vengono rinchiusi nelle riserve. La madre di Chumani si consegnerà alla morte pur di non arrendersi, la medesima sorte toccherà al padre, vinto dal dolore. Chumani e pochi altri resistono a tutto, rifiutandosi di tornare in America. La disgregazione giunge al suo atto finale, Toro Seduto e la sua gente si arrendono alla fame e agli stenti, consegnandosi agli americani nell’estate del 1881, dopo tre anni di permanenza in Canada. Chumani e gli altri resteranno soli in quella terra immensa e ostile, forse la cura per i pochi reduci rimasti sarà l’illusione di poter vivere in pace in Canada, aiutati dai loro amici Assiniboin. Le smentite non tarderanno.
Prima verranno attaccati da un piccolo drappello di americani, durante il quale Stella che Balla sarà ferita gravemente e si salverà solo per l’intervento di un medico bianco, presente nel campo degli Assiniboin. Poi l’ultima disavventura. Un gruppo di soldati americani, in abiti civili, penetra in Canada, trovando Chumani e i suoi compagni. Cavallo che Scalcia cade in un dirupo e si saprà solo in seguito che, seppur malconcio, è sopravvissuto. Chumani e Cavallo Sdraiato vengono catturati e riportati in America. Gli altri si salveranno. Nella grande riserva di Standing Rock Chumani assisterà sgomenta e incredula al decadimento di un popolo magnifico. Vedrà con i suoi occhi guerrieri che erano stati valorosi ridotti a simulacri di sé stessi. Fuggirà di nuovo per tornare in Canada, dove incontrerà di nuovo gli incubi. vestiti da uomini bianchi. Gli stessi che, sulle ossa di interi popoli, hanno edificato le fondamenta del loro nuovo mondo.
Chumani e il suo popolo, pietre rotolanti in un baratro profondo come l’infinito.