3- Cavallo che Scalcia

Cavallo che Scalcia

Cosa vide Chumani in Cavallo che Scalcia, la prima volta che lo notò?

Il corpo, di sicuro. Possente, atletico e la postura di chi è sicuro di sé; poi le spalle larghe, squadrate, diritte e i capelli neri, lunghi e sciolti. Lo squadrò a lungo, fin quando il guerriero agganciò la visione di Chumani, il primo passo era compiuto, come le aveva insegnato Stella che Balla. La prima volta Cavallo che Scalcia apparve avvolto dalla polvere e dalla confusione, un’entrata in scena sufficiente, però, a lasciare in Chumani la curiosità e la speranza. Subito dopo la domanda atroce che racchiudeva tutto il dolore del momento. Questo guerriero apparso all’improvviso, mi è stato mandato per sostituire Orso al Risveglio? Risposte che vagarono per molto tempo, incontrando i rimpianti, i sensi di colpa e, infine, la luce che riapriva la vita di Chumani.

Cavallo che Scalcia non si pose molte domande, aveva visto una bella, giovane, ragazza indiana, non faticò a immaginare il resto, sarà l’amore e la mia sposa, questo è il dono del grande spirito e il mio desiderio, ciò si disse il guerriero osservando il suo futuro amoroso; il cammino per giungere al desiderio, beh … fu meno semplice di come l’aveva immaginato. Si era disegnato un cammino da predatore, per lui, forse poteva bastare. Uno dei tanti pensieri sbagliati e incompleti che inquinano anche i comportamenti. Lui, infatti, non abbassò lo sguardo, avrebbe visto la strada dissestata, disseminata di ostacoli. Non serve saper abbattere le prede, non quando sarebbero necessari i giusti occhi che ti offrano le necessarie visioni dell’amore. Cavallo che Scalcia visse le fasi dell’amore ondeggiando e vagando.

L’approccio lo visse con la sicumera del cacciatore che sa catturare le sue prede, spesso mischiando illusioni e prodezze. Il consolidamento dell’amore puoi viverlo con la leggerezza di chi non paventa errori, oppure correggendo gli sbagli che inevitabili si presentano all’appuntamento. Lui pensò che mostrarsi umile, ammettendo i suoi passi falsi sarebbe bastato per conquistare l’amore di Chumani. Quando la vide in lacrime e poi sentì narrare di lei in pericolo di vita, capì che la sofferenza e il dolore sono parti integranti dell’amore e, solo allora, le sue azioni furono quelle giuste e necessarie, adatte a vivere l’amore. La vita amorosa fece conoscere a Chumani il Cavallo che Scalcia che si aspettava e l’altro, quello da inquadrare poco alla volta.

Il guerriero innamorato che aveva fissato la sua vita nel coinvolgimento dei sensi e dei sentimenti verso il suo amore, capace di avvolgere e di tenere al caldo il cuore della sua amata; la percezione di una forza che protegge, senza alcun bisogno di essere interpretata, dalle intemperie e dalle difficoltà la sua sposa. Chumani rivide l’amore che lei credeva morto con Orso al Risveglio e nelle pieghe del luminoso ritrovamento, intravvide anche il Sioux che tale resterà, qualsiasi tempesta dovesse affrontare. Sicuro nella battaglia il guerriero, altrettanto nel gestire e dominare le prede. Fedele alle tradizioni, devoto alla storia, la sua e del popolo Sioux, entrerà in conflitto con Chumani, la quale scalpita nel desiderio di scorrazzare in lungo e in largo nella sua strada. Nulla di grave quando l’amore, come dice Cavallo che Scalcia, ha le dimensioni del mare.

Poi, a grandi falcate, arriverà la disgregazione, per tutti, quindi anche per Cavallo che Scalcia, il quale nel triste tramonto collettivo vivrà la fuga e vedrà spegnersi il sole. Dubiterà di poter forgiare i figli come veri Sioux, vedrà frantumarsi le tradizioni. Infine, cadrà nel baratro aperto dai bianchi, lo vedranno agitarsi e tenera a galla il suo futuro. Malconcio ma vivo come dirà di lui l’altro guerriero Cavallo Sdraiato. Difficile che si arrenda un Cavallo che Scalcia.

brano musicale:

Bruce Springsteen – Hitch hikin

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